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Juventus-Salernitana: Top&Flop

Vittoria casalinga contro l'ultima in classifica

Scritto da Federico Arpini  | 

 

Top

Dybala

La partita più importante Paulo la gioca oggi, ma già che gli avanzava tempo ha pensato di decidere anche quella di ieri contro la Salernitana. La serpentina a superare difesa e portiere dei granata si iscrive (come gran parte delle reti realizzate dalla Joya) al registro delle reti più belle della stagione, ma soprattutto, della sua prestazione impressiona più l’assenza che la presenza. Quando esce lui dal campo, magicamente, la Juventus perde il riferimento principale del suo gioco e finisce per schiacciarsi sia in fase offensiva che in fase difensiva. La banca juventina è costruita intorno a lui, piaccia o non piaccia a dirigenza, staff tecnico e “tifosi”. Il mio consiglio spassionato è che la suddetta banca juventina si tappi il naso e capisca che per garantire il risultato sportivo (e di conseguenza quello economico), il mister quest’anno si è sempre affidato a Paulo.

Vlahovic

Altra partita, altro gol di Dusan Vlahovic, che nel menu di ieri ha inserito lo stacco in area e il colpo di testa a battere Sepe, oltre che ad un assist di contorno per il gol di Dybala. La sua partita però non è solo fredde statistiche ma anche la crescita nella gestione della palla e nel far salire la squadra. Quando alla Juve non si sa cosa fare (e capita spesso) non è un mistero che la soluzione più gettonata sia quella di lanciare la palla lontana e sperare che qualcuno della retrovia avversaria sbagli. Ecco: in quest’ottica Vlahovic torna molto utile per mettere pressione ai difensori avversari e per combattere (spesso da solo) con 3/4 di loro contemporaneamente. In questo percorso formativo studiato da Allegri che lo porterà da centravanti-finalizzatore a samurai, Dusan riesce anche a creare e crearsi 3/4 palle gol a partita ex nihilo (dal nulla) facendo incazzare tutta la filosofia occidentale degli ultimi 2000 anni.

Danilo

Il terzino di Bicas si reinventa centrocampista dopo gli esperimenti di Andrea Pirlo e regala una prova di solidità al netto di un paio di sbavature fisiologiche. Solidità e continuità che vengono apprezzate sempre molto dai tifosi, i quali iniziano addirittura a bollarlo come bandiera della Juve. L’impressione è che, in una Juve ricca di incertezze a tutti i livelli, Danilo regali un senso di tranquillità e pace dei sensi ai suoi tifosi, al di là dei limiti tecnici evidenti. Insomma, la situazione tecnica della Juve passa anche dalla considerazione crescente nei confronti di questo giocatore, che dopo aver collezionato più panchine che presenze con tutte le grandi squadre con cui ha giocato, ha trovato il suo posto in una più piccola Juventus. “Se non puoi essere un bell’albero, concentrati sull’essere il migliore tra i cespugli.”

 

Flop

Cuadrado

Dopo una serie di partite in fase calante, ma essendo sempre decisivo negli episodi a favore, ieri Cuadrado ha dato la netta sensazione di aver bisogno di un paio di giorni di ferie, giustificandone la richiesta ad Allegri. Il colombiano appare stanchissimo, il che sarebbe anche comprensibile, viste le assenze di Danilo prima e di Chiesa poi, che non gli hanno mai permesso di riposare. Sarebbe complesso e faticoso trovare un episodio in cui Juan abbia commesso un errore da matita rossa contro l’umilissima Salernitana, ma l’assenza di brillantezza e lo spunto o il dribbling quasi mai trovati rendono incolore la sua prestazione, cosa che quasi è mai successa quest’anno.

Chiellini

I 45 minuti da giocare non erano quelli contro la Salernitana per scaldare le gambe dopo un mese di inattività. Erano quelli contro il Villareal validi per l’accesso ai quarti di finale di Champions League. In bocca al lupo per i playoff.

 

 


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