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“Minchia è stata una montagna russa!”

Un pirotecnico 4-3 tra Juve e Napoli

 

A cura di Marco Rogério

Juventus Napoli 4-3. Una montagna russa. La commenta così Gonzalone Higuain, su Sky, subito dopo il fischio finale. Preciso.
Cos’altro potrei mai aggiungere dopo una sintesi così chiara, concisa, da parte del nostro nuovo numero 21?
Posso evitare di scrivere un articolo e uscire prima. È domenica. Prima di settembre. Grazie Gonzalo!

Scherzi a parte. Come si può commentare questo 4-3?
“La partita del secolo!”
Ho detto scherzi a parte… Ok, non è semplice. Da dove cominciare?

Prima del match chiedevo una cosa: “Che sia una bella partita, godibile per tutti i tifosi/spettatori sparsi per il mondo. Juve-Napoli oggi è la partita più rappresentativa della Serie A. Del nostro calcio. Speriamo di offrire un prodotto migliore rispetto ad altri incontri del passato”.
Mi hanno preso alla lettera. Cavolo. Pure troppo. Il classico esempio di partita che ami guardare da spettatore neutrale, ma se sei un tifoso di una delle due squadre la faccenda cambia. Si complica. Ma è bello anche così. Ogni tanto.

Partivo leggermente pessimista, come mio solito. È la mia natura, non posso cambiarla.
Il Napoli ha la stessa squadra e lo stesso allenatore, pensavo, ha già i suoi automatismi, non hanno fatto tournée pesanti, forse hanno anche più motivazioni, ecc.
D’altro canto, la Juve è una squadra che sa adattarsi bene a ogni situazione. Abbiamo una grandissima panchina. Siamo in casa e sicuramente i giocatori vorranno dedicare la vittoria al capitano. Auguri Giorgione!
Praticamente, mi aspettavo di tutto. Poteva succedere di tutto e così è stato. 4-3! Complimenti per lo spettacolo. E grazie per le emozioni.

È difficile valutare una partita del genere. Singoli e impressioni generali. Ho deciso di dividere il mio commento in due tronconi diversi stavolta: i primi 60 minuti, poi l’ultima mezzora.

Cominciamo dai primi 60.
Primo tempo ottimo. Uno dei migliori che io ricordi contro il Napoli. Pronti, via, ed è subito una bella Juve. De Sciglio ancora positivo. Mi dispiace che si sia fatto male.
Non lo fa rimpiangere Danilo. Entra e segna dopo pochissimi secondi al secondo pallone toccato. Mostra freddezza ed eleganza. Si vede che è passato dalle parti di Madrid. Già mi piace. Dall’altra parte, spicca un Sandro ritrovato. Sembrano rinati un po’ tutti i terzini, in realtà. E quanto avrei voluto trattenere Pellegrini.

Appena tre minuti e ci pensa Higuain a raddoppiare con un gol meraviglioso. A proposito: esubero a chi? Ciccione a chi?
Fa strano vederlo con il numero 21 sulla schiena. Non mi ci abituerò mai. Peggio di De Ceglie con la 11 di Pavel. Anzi no, quello è imbattibile.
Sale in cattedra poi il campione del mondo Sami Khedira, con due occasioni clamorose. Bravo Meret ad opporsi. Ma che giocatore è Khedira? Che giocatore! Non mi stancherò mai di elogiarlo. Se sta bene è sempre il migliore. È la sua assenza che Massimiliano Allegri ha patito di più lo scorso anno. Perché non sei integro Sami, perché? Faccina triste.
Voglio fare i complimenti anche a Matuidi. Un altro campione del mondo. Io davvero apprezzo tantissimo il suo lavoro. Non è assolutamente improbabile immaginare per lui un ruolo alla Allan. Meno tecnico? Ci sta. Non tutti possono essere belli ed eleganti, qualcuno dovrà correre anche per Cristiano. Non darei nulla per scontato.
E ripeto: il centrocampo della Juve non è scarso!

Tatticamente, c’è poco da sottolineare. In fase di non possesso si è visto benissimo come la Juve difendesse con un 442, un po’ asimmetrico. Come a Parma. E mi pare abbia funzionato alla grande la prima ora. Costa, Berna o Cuadrado a fare il terzo che si abbassa a centrocampo; Dybala o Higuain ad accompagnare Ronaldo. Credo sarà definitivo.

Danilo, Gonzalo e poi… lui. Poteva mai mancare? Cristiano Ronaldo, che segna e scherza con i tifosi e il VAR. “Mi annullate pure questo?” Per fortuna no.
Si va sul 3-0 e siamo ancora al 62’. Sembra che la partita sia finita. Ormai è goleada. Mi aspetto anche il quarto e il quinto. Napoli non pervenuto.

E invece… Black-out! #Juventusdown! Cacchio.
Crollo mentale o fisico? Secondo me entrambi.
15 minuti di panico. Di casino! Due punizioni strampalate con in mezzo un cross dalla sinistra ed è 3-3. Non è possibile. Non ci voglio credere. De Ligt si fa pure male. Sembrano crampi. Ce la fa! Ce la fa!
Ci prova Costa ad alzare la testa: traversa! E allora…
Dybala entra sul 3-2.
Temo il peggio. Siamo allo sbando. Non possiamo perdere, dai.
92’: punizione conquistata da Paulo. La mette in mezzo Miralem…
Attenzione, Kalidou Koulibaly. Clamoroso! Autogol. Juve in vantaggio: 4-3! Fischio finale! È finita! È finita!

Che partita! Incredibile. Si capisce da quanti punti esclamativi ho dovuto usare.

Calo fisco e mentale. C’è tempo per lavorare. Siamo ad agosto. Fa ancora caldo. Non è normale che il Napoli prenda 7 gol in due partite. Non è normale che la Juve ne prenda 3, sul 3-0 in casa. Ad agosto tutto vale, come a carnevale. Scherziamoci su.
In fondo, le prime due giornate sono solo l’anteprima del campionato. Ora c’è la sosta. Possiamo solo crescere. Tornerà Sarri. Tornerà la forma fisica e magari tornerà anche un po’ di fresco. Si spera.
Ma Chiellini… quanto è mancato il capitano in quei 15 minuti? È proprio in queste situazioni che capisci la sua importanza in campo. La sua tenuta mentale. La capacità che ha di tener alta la concentrazione di tutti i suoi compagni. Impareggiabile! Torna presto Giorgio.

Ora godiamoci questo spettacolo, godiamoci Danilo, Cristiano, Gonzalo e “minchia” godiamoci pure le montagne russe.

Migliore probabilmente Douglas, ma io dico Higuain. Peggiori, senza fare drammi, Koulibaly e de Ligt.


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