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C'è solo la voglia di distruggere

Il day after Juve-Lazio

Scritto da Fabio Villani  | 

 

La leggenda che gravita attorno alla Supercoppa Italiana era e resta veritiera: ha il valore di un qualsiasi torneo estivo se la porti a casa, ha un valore simile a quello della Champions League, nelle reazioni della gente, se la perdi.

Se a perderla poi è un nuovo allenatore, sicuramente non amato dal popolo bianconero, con il medesimo risultato di 15 giorni prima contro la stessa squadra...allora arriva il clima da caccia alle streghe.

Per quanto mi riguarda il tifoso ha il sacrosanto diritto di criticare e di essere scontento, fa parte dell'essenza fideistica che lega un essere umano ad un club sportivo. Se però a gettare panico, sconforto e scoramento è un professionista della carta stampata cerco di capire se la critica è sensata o meno e la modalità stessa usata per muovere questa critica.

Perchè se colui che dovrebbe informarmi cerca di distorcere un messaggio per usarlo per i propri comodi allora la critica diventa mistificazione della realtà: la Juve ieri ha giocato una brutta partita, ha meritato di perdere e giustamente la Supercoppa è finita nelle mani della Lazio di Simone Inzaghi.

Tutto giusto, tutto vero.

Ma se un noto professionista delle reti Mediaset, Gianni Balzarini, subito dopo il match, a caldo...si lascia andare in un video su Youtube per dire testualmente "La Juventus questo tipo di partita in passato non l'ha mai sbagliata, mordeva le caviglie all'avversario, lasciava i segni, rubava palla, impediva il cross all'avversario e sputava sangue mentre questa sera non ne è uscita nemmeno una goccia" allora mi domando se lo stesso giornalista ha memoria di Juventus-Napoli (Supercoppa Italiana 2014/15, giocata il 22 Dicembre a Doha), se ha memoria di Juventus-Milan (Supercoppa Italiana 2016/17, giocata sempre a Doha il 23 Dicembre) o se ha memoria di Lazio-Juventus 3-2 (Supercoppa Italiana 2017/2018 giocata all'Olimpico il 23 Agosto).

Con questo non voglio dire che la partita di ieri debba essere esente da critiche o che sia giustificabile l'atteggiamento della squadra e  la nostra passività difensiva, ma che gli addetti ai lavori invece di fomentare solo paura per il futuro (quando la Juve è ancora in testa al campionato ed è agli ottavi di Champions dopo un girone stradominato) o i facili sentimentalismi malinconici di un passato che non c'è mai stato, dovrebbero analizzare molto di più l'aspetto del campo e i problemi che questa squadra ha in questo periodo anche quando porta a casa le partite.

Senza etichette pregiudiziali, senza toppe, senza soluzioni a breve termine che possano arrivare da un esperimento di formazione o da un acquisto di Gennaio, considerando i nomi che girano in questa sessione. Perchè non esistono maghi e non esistono bacchette magiche.

I fattori che determineranno un miglioramento progressivo della Juventus nel corso del nuovo anno solare saranno la conoscenza reciproca tra squadra, allenatore e società, la condizione fisica e mentale di coloro che fanno già parte di questo parco giocatori,  il tempo passato a lavorare maniacalmente sugli aspetti che ancora non sono stati pienamente assimilati da chi scende in campo.

Perchè è troppo facile congratularsi con il Liverpool di Klopp quando arriva in cima al mondo, ci sentiamo tutte persone migliori a fare i complimenti alla progettualità delle varie squadre europee quando ottengono risultati attraverso un sistema collaudato sul campo e fuori dal campo.

Ma il tempo di attesa per la costruzione di un qualcosa che possa assomigliare ad un progetto tecnico all'interno della nostra dimora no, quello non ce l'abbiamo. Dobbiamo costruire tutto e subito, cambiare formazione se sbagliamo una partita, gridare freneticamente al cambio di 7/11 di formazione se qualcosa non funziona, urlare al miracolo divinatorio se una partita col tridente pesante va bene e buttare nuovamente nel cesso tutto per abbassarci di 20 metri se la partita successiva va male.

No, la Juve non è in crisi oggi e non era in rimarchevole rampa di lancio dopo Juventus-Udinese.

Si è sbagliata una tappa (per me non così fondamentale, ma è un parere personale) e dal 2020 ce ne saranno delle altre. State alla larga da chi ha solo voglia di distruggere tutto dopo 5 mesi, sono intorno a noi e in mezzo a noi.

 


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