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Cosa ci lascia Atletico-Juventus

Un commento del nostro esordio in Champions

Scritto da Fabio Villani  | 

 

- Una trasferta in meno, quella più difficile del girone su uno dei campi più complicati e frastornanti del calcio continentale con un punto fatto, avendo in mano una squadra che oggi non è oltre il 60% per condizione atletica e compattezza mentale. Il calcio di Sarri si intravede ma è naturalmente ancora troppo presto per garantire 90 minuti di continuità, soprattutto quando ancora non tutti gli interpreti (quelli giusti) sono pronti. Alla vigilia di questa partita, soprattutto visto la prestazione di Firenze, chiunque avrebbe firmato per un pari. Io non ero per forza dello stesso avviso, volevo vedere innanzitutto dei progressi sul piano del gioco. Ci sono stati. E anche il pari (che è avvenuto su loro rimonta, sigh). Quindi...avanti così.

- Un girone di Champions che, teoricamente perchè nessuno ti regala nulla, si mette in leggera discesa. La terza squadra del girone, quella che teoricamente sta lì per dare fastidio alle due big, ha perso in casa contro la Lokomotiv Mosca. Le prossime tre partite (due in casa contro Bayer e la stessa Lokomotiv oltre alla trasferta in Russia) devono portare 9 punti.

- Una prestazione convincente soprattutto nel secondo tempo in cui non abbiamo avuto di paura a far girare bene il pallone nella loro metacampo e in cui con un pizzico di cinismo in più potevamo chiudere l'incontro. Il grosso rammarico è l'assist mancato di Danilo, quello di Higuain a cui aggiungiamo il tiro a botta quasi sicura di Matuidi. Notevole il giro palla partendo da dietro a confondere il pressing organizzato della squadra di Simeone.

- Un centrocampo che per fare strada deve essere più dinamico. Dinamismo che oggi non ha fornito Sami Khedira e che invece è stata la chiave del secondo tempo di Matuidi. Ma anche qui cerco di vedere il lato positivo: negli ultimi minuti è entrato Aaron Ramsey. Sarà un giocatore chiave per la nostra stagione. Se sta bene, tocca a lui prendersi la Juventus. Senza dimenticarci di Rabiot e Bentancur (disattento sul gol preso ma prestazione da 6,5 per i minuti giocati).

- 4 gol presi su 5 nelle quattro partite tra Serie A e Champions League sono arrivati da palla inattiva. Fa discutere il piazzamento a zona dei ragazzi di Sarri, lui si giustifica dicendo che quello che manca è l'aggressività e che marcare a uomo comporta dei rischi maggiori con l'avvento del VAR che punisce anche il minimo contatto in area di rigore. Dove sta la verità? Non lo so, ma credo che siano errori su cui ci si può (e si deve) lavorare. Molto più complicato dare un'identità di squadra, quella in molte fasi già si vede. 

- Che dire sulla partita di Leonardo Bonucci oltre ad un sacrsanto "bentornato leone"?


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