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Juventus-Genoa: Top&Flop

Seconda vittoria consecutiva

Scritto da Andrea Palmisciano  | 

 

Top

Cuadrado

Trova il gol della settimana - al di là del fatto che fosse voluto o meno - e offre la solita ottima prestazione, una di quelle a cui ci ha abituato da due anni a questa parte, e non è un caso che questo coincida con il suo arretramento in difesa; il Cuadrado che lasciò Allegri era una scheggia impazzita da utilizzare per aprire le difese avversarie, ma dall'anno di Sarri in poi il colombiano gioca da vero regista laterale, ha notevolmente aumentato sia il numero di palloni giocati che la precisione (ieri 135 tocchi con il 92% di precisione, 8 palle lunghe riuscite su 11), ed è una fonte di gioco fondamentale in una squadra in cui pochi altri si prendono le sue responsabilità sia in uscita dalla difesa che in rifinitura.

Dybala

Prestazione a tutto tondo dell'argentino che non solo segna e rifinisce, ma non si risparmia quando c'è la necessità di andare a contrasto (6 contrasti a terra vinti su 7). Vero epicentro tecnico della squadra. 

Locatelli

Se più volte è stata elogiata la sua capacità di adattarsi a un contesto diametralmente opposto a quello in cui ha giocato negli ultimi anni, è bene anche sottolineare cosa possa darti quando la squadra tiene maggiormente la palla. Sempre a testa alta, raramente si limita a una giocata conservativa, anzi, cerca sempre di premiare i movimenti di Dybala a venire incontro e quelli del resto del reparto offensivo quando dettano il movimento in profondità ( da ammirare il rasoterra perfetto con cui lancia Kulusevski). Notare anche la sua capacità nel gioco lungo, requisito fondamentale per fare il vertice basso con Allegri. 

Flop

Kulusevski

Ha fatto intravedere qualche spunto interessante, ma considerando il livello dell'avversario e il fatto che la palla fosse costantemente degli uomini di Allegri, era lecito aspettarsi maggiore incisività davanti, anche perché deve necessariamente sfruttare questo minutaggio concessogli anche a causa dell'infortunio di Chiesa.

Morata

Se in parecchie partite vi era stata l'attenuante della squadra che poco e male lo supportava, lo stesso non può dirsi nelle ultime due gare, dove, complice anche il livello dell'avversario, la squadra ha tenuto costantemente il pallino del gioco e cercato lo spagnolo che, anche ieri, non è riuscito a concretizzare le occasioni avute - emblematico l'errore sullo splendido assist da sinistra di Dybala - ed è uscito dal terreno di gioco abbastanza nervoso.

 

 

 


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