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Comunque vada sarà diverso

La bellezza nella ricerca del nuovo allenatore

Scritto da Fabio Villani  | 

 

Non so come molta gente stia vivendo la suspance dell'arrivo del nuovo allenatore, io la vivo con estrema serenità. Il motivo? Quella che vedremo il prossimo anno sarà una Juventus diversa, non sappiamo se migliore o peggiore. Sappiamo che saprà semplicemente diversa e che per un ambiente diventato saturo di vittorie e un gruppo di giocatori che ha bisogno di nuovi stimoli questo sarà un processo di vitale importanza.

Potremmo ritrovarci un allenatore straniero, che col nostro calcio non c'entra nulla e che anzi il nostro calcio un pò lo considera dèmodé.

Un catalano che ha lo status e il palmares che gli consente di poter sperimentare quello che vuole e come vuole: ha la credibilità, le capacità e i trofei in bacheca che parlano per lui. Lo può fare.

Potremmo ritrovarci con un piacentino alle prime armi con una grande squadra ma già formato nell'ambiente non facile della capitale. Per lui passare da Claudio "famo sta sceneggiata" Lotito ad Andrea Agnelli sarà comunque un bel passo in avanti. E poi è un discreto nevrotico, non ha la halma di Allegri nello stare in panchina. Nelle interviste spesso e volentieri parla di arbitri. Vedete? Sarà sicuramente diverso

E se fosse l'ex allenatore del Napoli? Così rivale negli ultimi tempi tanto da essersi fatto beccare mentre faceva il dito medio sul pullman della squadra partenopea in direzione Stadium? Sarebbe uno shock incredibile: sul campo (soprattutto) e fuori. La nemesi di Massimiliano Allegri rappresenta il punto di diversità più assoluta possibile: la ricerca della funzionalità nella bellezza contro il pragmatismo più spietato. Non fatevi però ingannare dalle apparenze: la spigolosità nel carattere appartiene ad entrambi. Sarebbe divertente osservare le nuove gerarchie nello spogliatoio e in campo.

Sarà sicuramente diverso nel caso in cui colui che arrivasse a sedere sulla panchina della Juventus fosse un argentino con parentela piemontese che lascerebbe, dopo ben 6 anni, la Premier League. Stimolante per lui (con una finale di Champions ancora da giocare) stimolante per noi.

Perchè, pensateci: dopo aver passato anni a parlare come Conte (questo è fuori dubbio, sotto tutti i punti di vista, veniamo da due settimi posti) e come Allegri (la halma, Marzo, i cavalli, il cambio spaccapartite e i complimenti da fare ai ragazzi) ce lo meritiamo qualcosa di diverso. 

Non migliore, non peggiore: semplicemente diverso. Quella diversità che vuol dire incertezza e adrenalina.

 


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