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Eravamo 4 amici al bar...

Poco più di un anno e mezzo di tempo per il management juventino che avrebbe dovuto fare rinascere la signora.

Scritto da Matt Aziendalista  | 

Si conclude la stagione 2020/21 per la Juventus, con un esiguo quarto posto in campionato dopo 9 anni di scudetti consecutivi, un ottavo di finale in Champions League e le vittorie di Supercoppa e Coppa Italia. Allora ecco la scelta del binomio Elkann-Agnelli, tabula rasa; Paratici lasciato libero a fine contratto e Pirlo accompagnato non troppo gentilmente alla porta. Maurizio Arrivabene, ex Ferrari e già componente del CDA juventino diventa il nuovo Amministratore Delegato con grande potere, mentre la gestione tecnica verrà affidata al duo formato dal promosso Cherubini e il rientrante Max Allegri, con una posizione invariata ma depotenziata di Nedved.

Il primo calciomercato del nuovo gruppo di lavoro è improntato sul ripulire i conti, la dirigenza è convinta che la rosa anche con i vari rientranti dal prestito (Perin-Rugani-De Sciglio-Pellegrini) se affidata ad un allenatore esperto come Allegri possa rendere meglio di quanto fatto in precedenza; come nuovi ingressi infatti vediamo solo Locatelli (con i mille pranzi di Cherubini con Carnevali) a centrocampo e Kaio Jorge in avanti, con Moise Kean arrivo finale per sostituire una grossa partenza in extremis ovvero quella di CR7. La stagione parte male, gioco che stenta e risultati di conseguenza così a gennaio che si agisce, dentro Vlahovic e Zakaria, fuori Kulusevski e Bentancur. La Juventus riesce a qualificarsi in Champions League ma chiude per la prima volta dal 2012 senza nemmeno un titolo in bacheca. La prima stagione è travagliata anche ai microfoni, dove molto spesso si presenta Arrivabene che era abbastanza palese non avesse molta famigliarità con questo gesto e colleziona uscite randomiche come "Il tifo per me deve essere a prescindere. O sei tifoso sempre o non puoi esserlo a puntate" o sminuendo il ruolo fondamentale che può avere lo stadium "L’obiettivo è di portare le famiglie allo stadio, se poi invece dei cori del tifo organizzato sentiremo le voci dei bambini entusiasti va bene lo stesso".

Nella stagione 22/23 prende vita anche il mercato, dove la Juventus accontenta in tutto e per tutto il suo tecnico acquistando Bremer e Gatti per sostituire De ligt, Paredes e Pogba a centrocampo (ritenuta come un'idea folle da proporre secondo Arrivabene, se non se ne parlasse già da anni...) e davanti Di Maria, Kostic e Milik. Purtroppo anche questa annata parte tragicamente, con risultati indecenti tra coppe e campionato ed una battuta di Arrivabene ad un tifoso che chiedeva l'allontanamento di Allegri "lo paghi tu il prossimo?".
Questa gestione agonizzante con incoerenza progettuale e continui cambiamenti di rotta si esaurisce ad inizio dicembre 2022, con il crollo con dimissioni del CDA di Madama, che vede lasciare in blocco Agnelli-Nedved-Arrivabene.
Solo 6 mesi dopo la Juventus sta costruendo una nuova struttura con Ferrero presidente, Scanavino Amministratore Delegato, Calvo direttore generale, Giuntoli direttore area sport coadiuvato da Manna e Cherubini con un ruolo margine anche perché inibito da ruoli operativi.

In sintesi, come finiva la celebre canzone di Gino Paoli? Ecco Allegri canta dopo che la panchina gli sia tremata più e più volte "son rimasto io da solo al bar."


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