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Ripartire da zero

La Juve e il suo futuro

Ripartire da zero, a volte bisogna fare questo, mettere a posto tutto il bordello che hai dentro di te, per focalizzare sul futuro, riparti insieme a me”…. Così cantava il rapper Inoki nel lontano 2005 (per i cultori dell’Hip Hop Italiano, Ripartire da zero- Album “Fabiano detto Inoki ndr) e, ponendosi nei panni della Juventus, è la dichiarazione d’intenti più attuale che si possa fare al momento.

A questo punto è però d’obbligo porsi una domanda: la Juventus vuole realmente azzerare tutto e porre le fondamenta per un nuovo ciclo che, si spera, sia vincente nel medio- lungo termine? La risposta non è così scontata.

Dopo aver cambiato 3 allenatori negli ultimi 3 anni ed aver riportato alla base Massimiliano Allegri, la sensazione è che la società sia ancora nel mezzo di un limbo gestionale- calcistico, senza avere ancora deciso quale strada seguire. La stessa scelta dell’allenatore che del pragmatismo, della gestione dei campioni e dei momenti ha fatto i suoi marchi di fabbrica per i suoi successi, pone più di un dubbio sulla reale volontà di ricostruire un ciclo con principi di gioco saldi, crescita dell’organico e conseguente programmazione da ripartire in più annate, senza l’ossessione della vittoria immediata dello scudetto ma ponendo come obiettivo di riferimento la qualificazione alla Champions League.

Il deludente inizio di campionato ha evidenziato come la Juventus attuale non abbia alcuna sicurezza “di campo” a cui aggrapparsi e come ricerchi solamente la giocata estemporanea delle ottime individualità presenti in rosa, schierate in campo senza una visione comune d’intenti.

È proprio da queste individualità che bisogna ripartire. I vari Chiesa, De Ligt, Locatelli, Kulusevski, i veterani Bonucci e Danilo, il rientrante Kean e soprattutto il capitano Paulo Dybala rappresentano un patrimonio calcistico da plasmare e preservare da ogni azione conservativa e tentazione di un ritorno al passato ormai andato, anche dal punto di vista del calciomercato (leggasi le varie voci di un rientro alla base di Pjanic ndr).

La sfida è grande ed allo stesso tempo affascinante, il materiale umano non è ancora ben assortito, ma il potenziale è notevole. Starà a Massimiliano Allegri ed al suo staff portarlo al livello successivo e costruire il nuovo scheletro della Juventus, in quella che è forse la sfida più difficile della sua carriera: evolversi da gestore a costruttore di talenti, cosicché si possa veramente ripartire da zero.

 

 


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