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Juventus-Inter: Top&Flop

La risposta che serviva

Scritto da Andrea Palmisciano  | 

 

Top

 

Bonucci

La miglior prestazione di Leo nel 2020, dove non sembra neanche lo stesso giocatore della trasferta di Lione. Non sbaglia un intervento dal 1' al 90', ed è fondamentale nel non far girare Lukaku, anticipandolo sempre ed evitando così la situazione dove l'attaccante belga si esalta, a campo aperto. Pulito nella gestione della sfera con 71 tocchi e il 91% di precisione, solido e puntuale nelle chiusure, con 4 intercetti, 4 contrasti a terra vinti su 4 e 3 contrasti aerei vinti su 3. Prestazione perfetta a 360 gradi.

de Ligt

Grande prestazione anche dell'altro centrale bianconero che, a differenza di Leo, viene da un periodo dove raramente gli abbiamo visto sbagliare un intervento. Impressionante come lo spostamento sul centrodestra, e quindi la possibilità di impostare con il piede forte, gli abbia permesso un netto e progressivo miglioramento nella gestione della palla, e anche ieri finisce la partita con il 97% dei passaggi riusciti. Un fattore anche sui calci piazzati, dove impegna seriamente Handanovic a inizio partita.

Bentancur

Ottima prestazione per il giovane centrocampista uruguagio, sicuramente il giocatore che ha tratto maggior profitto dalla gestione Sarri. Prestazione più di solidità e sostanza che di geometrie, il tutto fino alla splendida apertura che trova Dybala largo a destra, apertura che darà il via al gol che suggella il risultato

Ramsey

Forse si comincia a vedere quel giocatore che, almeno personalmente, ho tanto ammirato all'Arsenal. Non brilla ancora e non ha la continuità nei 90', ma ha la capacità di essere determinante nelle giocate che poi indirizzano la gara, com'era accaduto anche nella scorsa giornata di campionato. È in area quando Matuidi riesce ad andare sul fondo e crossare, è posizionato perfettamente quando Dybala chiede l'uno due per una delle sue classiche giocate, ma soprattutto giocando qualche metro più dietro rispetto alle prime uscite da trequartista, riesce a leggere maggiormente lo sviluppo del gioco, andando poi ad occupare delle posizioni diverse in relazione alla situazione.

Matuidi

Personalmente non lo vedevo in questa condizione da Juventus Napoli di inizio stagione, a dimostrazione del fatto che, forse, sentire che il proprio posto da titolare è in discussione - ultimamente aveva giocato più Rabiot - porta tutti ad essere più stimolati. Ha dei tempi di inserimento perfetti che compensano i movimenti di Ronaldo e Alex Sandro, purtroppo spesso non riesce tecnicamente ad essere determinante come vorrebbe ma, nel derby d'Italia, si rende protagonista di più azioni interessanti, una delle quali porta al gol di Ramsey, dopo una grande combinazione con Alex Sandro. In generale, appare l'unico a saper interpretare l'alternanza tra 433 e 442, e dunque a scivolare sull'esterno ogni volta che la situazione lo richiede.

Paulo Bruno Exequiel Dybala

Lasciato inizialmente in panchina, anche perché come spiegato da Sarri c'erano altri giocatori che, a partita in corso, per motivi diversi, non potevano garantire lo stesso impatto, ci mette poco a far capire quanto questa sia la Juve di Dybala, oltre che, chiaramente, di Ronaldo. Lo noti in ogni giocata, mai banale, così come nell'ordine che dà alla manovra dal momento del suo ingresso in campo. Il gol, poi, è arte in movimento, una perla dove il dribbling finale, con finalizzazione di esterno sinistro, è solo la conclusione di un crogiolo di tecnica e rapidità iniziato ben prima, quando sullo splendido lancio di Bentancur controlla la palla con la naturalezza che lo contraddistingue, evitando la marcatura con il semplice controllo orientato e tagliando verso l'interno. Una Joya.

 

Flop

 

Douglas Costa

Ancora lontano dal giocatore che tanto bene aveva fatto a inizio stagione. Appare spesso sbadato e fuori dal contesto, perdendo un paio di palloni sanguinosi sull'esterno. Anche quando trova la posizione con continuità, sia largo che sulla trequarti, non riesce a dare strappi e fantasia negli ultimi metri, nonostante si trovi spesso nelle situazioni a lui più congeniali, e anche dentro l'area di rigore avversaria non trova lo spunto per saltare l'uomo. Tuttavia, avere un Douglas Costa integro e che gioca buona parte della gara, è un buon segno soprattutto in ottica Champions League dove, contro un avversario come il Lione, che ama difendersi basso, sarà fondamentale anche il suo apporto per scardinare la difesa francese, condizione fisica permettendo.


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