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The confirmation bias e Guardiola

La morte del senso critico

 

A cura di Abra

Dopo tanti anni di non-calcio, halma in abbondanza, tanta (troppa) ippica, e altri preziosi doni portati dal maestro di vita, Max Allegri, la notizia di un interessamento della Juve per Pep Guardiola, ha dato una potente scossa all’ambiente juventino. D’altronde dopo cosi tanta ‘sofferenza’ in termini di qualità di gioco, sarebbe solo una giusta ricompensa avere il Re del bel gioco per eccellenza (senza approfondirsi su tantissimi altri aspetti positivi che Pep porterebbe a Torino). Il solo pensiero di poter avere nella propria squadra un allenatore del genere, ha però mandato in corto circuito tanti tifosi bianconeri e non solo. 

 

Subito dopo la prima ricostruzione dell’interesse Juve, da un giornalista considerato affidabile (Luca Momblano), è iniziata la sete insaziabile per la notizia finale, quella conclusiva che avrebbe sancito l’approdo di Guardiola e l’inizio di una nuova era a Torino, quella del 21esimo secolo (con solo 20 anni di ritardo). Quello che ci auspicavamo un po’ tutti, ovvero un operazione stile Cristiano Ronaldo (almeno dal lato mediatico), con conferme importanti dall’oltremanica (il migliore amico di Pep che dice “esta fuera”) e media convenzionali che seppur inizialmente riluttanti a confermare, alla fine si aggiungono alla festa, purtroppo non è avvenuto. Al suo posto una miriade di guru, troll, pseudo giornalisti, insomma, un festival di attention whore e una grandinata di notizie false (e anche tantissima informazione di qualità proveniente da fonti autoritarie come il cugino che conosce il pusher che vende l’erba ai figli di Nedved...).

 

Apparentemente, seppur vivendo nell’era delle fake news, il tifoso medio non ha ancora sviluppato un moderato meccanismo di protezione contro esse, svendendo il suo senso critico per la speranza di un futuro migliore. Una volta fattasi la sua idea, la sua convinzione, ecco che il tifoso inizia con la bulimia, abbuffandosi di ogni pseudo notizia positiva, e in seguito vomitando livore a quelle negative (quello non sa un cazzo, l’altro è solo un servo della società e cosi via).

Di quel poco che capisco di psicologia (pochissimo), questo atteggiamento è simile al bias di conferma, dove le persone dopo aver acquisito le loro convinzioni, si confinano nella loro nuova bolla di realtà, selezionando, interpretando e cercando solo informazioni che confermano quel che loro credono, sminuendo ed ignorando le altre.

 

In seguito faccio una breve lista di notizie e fonti, appositamente selezionate, oppure mal interpretate da buon parte dei tifosi, per confermare il sogno Guardiola (mi baso sopratutto sulla chat fan di Live Bianconera, con un sample, spero considerevole, di 1000 persone, e su Twitter in generale):

 

Luca Momblano, proprio lui, giornalista che stimo, che ha dato l’anteprima di Ronaldo, ma che non è assolutamente infallibile. Qui si potrebbo parlare anche di Authority bias, il bias di attribuire troppa importanza ad una persona che si reputa autorevole (cosa che Luca ha guadagnato non solo per il suo carattere diverso dal solito giornalista sportivo, ma anche per tante notizie azzeccate).

Purtroppo, il pensiero che Momblano potrebbe aver preso una cantonata, non emerge nei pensieri di chi crede.

Opinione personale: Dopo le notizie iniziali (alle quali credo, cioè, a l’interessamento della Juve per Guardiola), Momblano ha fatto più il sognatore che il giornalista.

Tra le fonti più citate, Luca Scarcella, giornalista freelance poco conosciuto. “Siccome non parla di sport, perché dovrebbe mai mentire? Poi sembra essere amico di Ricci” (.cit). Ragionamenti inappuntabili! Speriamo non sia tutto un esperimento sociologico da parte sua.

Money.it – Sito di notizie di economia e finanza, molto citato ultimamente sul topic. Parla di Adidas che contribuisce all’ingaggio (anche se Pep si vocifera abbia già un accordo con Puma) insieme a Maserati. Questo cosa di FCA come sponsor, non è nuova, si parlava anni fa di Neymar alla Juve grazie allo sponsor Fiat e pure di Ronaldo pagato in parte da loro (cose poi dimostrate non vere).

Il sito sembra cosi affidabile, che in una prima versione (poi redatta?) scrive di Adidas come sponsor attuale di Ronaldo (piuttosto noto che ha un contratto a vita con Nike).

Innumerevoli screen di gurate, cugini che sanno cose, audio (falsi) di telefonate, amici che conoscono altri amici ecc… Mi son pure dovuto sorbire screen di Thousand Names, noto troll di twitter, considerato come il primo in Italia a dare la notizia.

Youtuber che seppur non avendo fonti dirette, sanno già dove e quando firmerà, e danno orgogliosamente l’annuncio.

Profili Twitter palesemente falsi (fingendo di essere agenti Fifa) che vengono citati da altri siti molto seguiti come calciomercato.it, o una marea di disperati che chiedono aggiornamenti a personaggi fittizi di calciomercato come Mario Coppola.

 

Intanto altre fonti, non esattamente minori, come Di Marzio, un membro del board del City, le dichiarazioni di Guardiola stesso (che sembra categorico), vengono ignorate o declassate a cavolate.

A volte, confrontati con opinioni diverse, alcuni tifosi addirittura reagiscono in modo aggressivo (com'è possibile a non credere all’arrivo di Guardiola?). La situazione e’ degenerata in tifosi che si trasformano addirittura in soldati di un o l’altro giornalista, difendendo con il coltello tra i denti, il vate che gli porta in pasto le buone notizie. A conferma (semmai ci fosse bisogno) quanto sia facile illudere la gente se le dici quello che vogliono sentire.

 

Sperando di non aver commesso io stesso troppi bias cognitivi scrivendo questo articolo, in mancanza (provvisoria?) di Guardiola, chiudo dicendo semplicemente: Forza Maurizio Sarri.

 


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