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Perchè essere soddisfatti dopo Chievo-Juventus

Scritto da Fabio Villani  | 
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Ho passato gran parte della scorsa stagione a mettermi contro quelli che in maniera maliziosa definivo “analisti da televideo”. Lo facevo in quanto trovavo poco obiettivi i giudizi sulle prestazioni che la Juve offriva relazionando il talento di quella squadra e quello che offriva in campo.
Dopo Chievo-Juve ci risiamo, ma mi posiziono per una volta dall'altro lato della barricata.

Il risultato è di 2-3, con tanto di rimonta al 90esimo. Ma i contenuti di Chievo-Juve sono ben diversi da quelli visti per lunghi tratti nella passata stagione. Provate, ad esempio, a riguardare il Chievo-Juventus giocatosi nello stesso stadio il 27 Gennaio: il tabellone dice 0-2 e uno spettatore poco attento potrebbe pensare ad una partita senza storia, dominata in lungo e in largo con una manovra fluida da parte della Juventus.
In realtà le cose non andarono proprio così. Riuscimmo ad avere la meglio su un Chievo mal messo e rimasto in 9 (giustamente) faticando tantissimo per larghi tratti del match.

Questo Chievo-Juventus, la prima partita di Cristiano Ronaldo in Italia sotto un caldo post-ferragostano dice qualcos'altro.
Capisco poco chi, durante la partita ma anche dopo, ha storto il naso.

Parliamo di un match in cui la Juventus è arrivata al tiro per ben 26 volte (10 in porta), controllato il ritmo a piacimento nel primo tempo, spinto quando voleva nel secondo. Possesso palla sopra il 70%.
In sostanza: una partita nel quale il punteggio è incredibilmente bugiardo. Poteva tranquillamente finire 2-6.

Ho apprezzato davvero tanto le scelte di Allegri (almeno per 10/11esimi, Khedira nonostante il gol mi ha convinto ancora una volta molto poco) e ho apprezzato anche i cambi (anche se personalmente avrei tolto Dybala e non Douglas Costa per Mario Mandzukic).

La grossa differenza che ho visto ieri pomeriggio è stata la facilità nella costruzione di gioco partendo dalle retrovie, la vita con Bonucci e Cancelo è davvero cambiata per la Juventus di Massimiliano Allegri. Una svolta in più la dovrà dare Pjanic, chiamato a verticalizzare di più il gioco (ieri l'ha fatto solo a tratti con un paio di lanci) senza limitarsi al compitino.

Se posso trovare qualcosa che mi ha convinto meno, oltre alla prestazione di Khedira, è la partita di Paulo Dybala. Un giocatore che dovrà affinare molto di più l'intesa con Ronaldo e gli altri compagni di reparto, che dovrà imparare a prendersi i suoi spazi e le sue responsabilità quando la partita lo richiede. Per lui una stagione al fianco di Ronaldo puo’ e deve essere uno stimolo a far meglio e a migliorarsi come calciatore a tutto tondo. Credo altresì che queste partite siano paradossalmente un toccasana: bisogna insistere, provare e riprovare a creare gioco su quei 3 e per quei 3. Bisogna farlo ora che siamo ad Agosto e le partite sono importanti ma non ancora da dentro o fuori.

Quanto agli errori difensivi: nessuno dei due gol presi sono errori di sistema. Mi hanno ricordato molto la Juve di inizio anno nel 2015-16 (quando prendeva gol al primo tiro in porta subito) e quella dello scorso anno (prima del passaggio al centrocampo a 3).
Parliamo di errori individuali. Non belli da vedere, anche gravi (quello di Cancelo ha cancellato una prestazione da 7 fino a quel minuto) ma che si possono sempre correggere con il tempo e con un pizzico di concentrazione in più.

Chievo-Juventus ha confermato quanto pensavo in sede di mercato e visto per sparuti tratti nel pre-campionato: le premesse sono ottime, il cast per fare un film che possa sbancare al botteghino è di altissimo livello.
Il regista, per quanto mi riguarda, ieri sera è partito bene.

Il panico (che ho notato quando il Chievo era avanti nel punteggio) è meglio lasciarlo per altre occasioni, se proprio deve esserci. Ci sono segnali da cogliere che vanno oltre il risultato.

 


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