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Bologna-Juventus: Top&Flop

La Juve vince e strappa il biglietto per la prossima Champions League

Scritto da Andrea Palmisciano  | 

 

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Morata

Pur con qualche pallone sbagliato di troppo, Alvaro mostra fin dal primo minuto l’atteggiamento giusto, sia in fase di non possesso, pressando ferocemente i portatori di palla avversari, sia quando la squadra ha la palla, muovendosi su tutto il fronte d’attacco, offrendo molteplici soluzioni e attaccando la profondità con i tempi giusti, in modo da permettere alla squadra di poter alternare le soluzioni offensive.

Dybala

“Il regista non è un ruolo, ma un compito”. Nella Juve il regista porta la maglia numero 10, e quantificare quello che è stato Dybala in questi anni di Juve meramente con i gol – che sono comunque 100 – potrebbe risultare alquanto superficiale. Paulo, nella partita di ieri come negli anni precedenti, si dimostra ancora una volta il giocatore che crea la superiorità tra le linee, che pulisce e distribuisce palloni sia per vie centrali che sugli esterni, (basti pensare a quanto cambiano le giocate di Cuadrado quando ha Dybala che agisce in quelle zone), e il rimpianto di non averlo avuto per buona parte della stagione è grande. Non trova il gol, ma la giocata per il 2 a 0 di Morata è l’emblema di un giocatore fantastico, e se addio sarà, non avrebbe potuto giocare partita migliore per congedarsi.

 

Rabiot

Conferma il buon momento ma soprattutto le sue caratteristiche, che sono tutto il contrario di quello che mi aspettavo quando arrivò dal Psg. Pensavo che potesse essere un giocatore di ordine ed equilibrio, si è rivelato un giocatore che ama le situazioni di gioco in cui le squadre si allungano, e il Bologna è quel tipo di squadra che gioca a viso aperto, concedendo enormi spazi da attaccare. Quello che mi ha piacevolmente sorpreso, è che nell’ultimo periodo pare stia trovando con più continuità situazioni favorevoli per fare gol.

 

Chiesa e Kulusevski

Sia in Coppa Italia che nell’ultima partita di campionato hanno mostrato una crescita a livello collaborativo. Spesso, insieme a Dybala, sono stati loro stessi a creare, rifinire e finalizzare le azioni, scambiandosi spesso di posizione e mostrando quella fluidità che, forse, l’allenatore bianconero cercava a inizio anno. Speriamo che possano rappresentare il presente e il futuro della squadra.

 

 


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