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5 previsioni stupide sul campionato e sulla Juventus

Scocca il countdown

Scritto da Fabio Villani  | 

 

La giornata di oggi segna un ulteriore tappa di avvicinamento verso il ritorno del calcio giocato, con una partita di indubbio fascino come Juventus-Milan che oltre a rappresentare un piccolo ma significativo messaggio di speranza di tutto il movimento sportivo, consegnerà anche l'accesso alla finale di Coppa Italia per una di queste due formazioni, con la Juventus, almeno sulla carta, favoritissima dai pronostici.

Non potendo ragionare su alcun tipo di fenomeno numerico o dato storico per poter azzardare delle previsioni sul proseguimento di una stagione così travagliata, non posso fare altro che basarmi sull'irrazionalità dell'appassionato, che come elemento predominante ha solo un (molto) presunto sesto senso per fare dei piccoli pronostici sul resto del campionato di Serie A e sulla Juventus di Sarri.

Ecco le mie cinque previsioni, stupide, sul ritorno del campionato:

- Nonostante la distanza in classifica sia solo di un misero punto, sarei molto sorpreso a vedere la Lazio in corsa per lo scudetto fino all'ultima giornata mentre non sarei per niente sorpreso a prospettare un duello a due in cui come ruolo di antagonista principale c'è l'Inter di Antonio Conte. 
Chiunque di noi ha in mente il doppio scontro diretto tra la squadra di Sarri e quella di Inzaghi, il doppio 3-1 che ci ha visto uscire sconfitti dall'Olimpico di Roma e dal King Saud University Stadium di Riad. In molti hanno anche in mente uno degli ultimi scontri importanti del nostro calcio prima della brusca interruzione dovuta al Covid-19, quel Lazio-Inter vinto dai capitolini in rimonta sulla formazione del nostro ex allenatore. 


Ma dal mio personalissimo punto di vista questa pausa potrebbe danneggiare proprio la squadra del presidente Lotito che tanto si è battutto per la ripresa: nonostante le motivazioni siano fortissime, addirittura storiche dato che la Lazio non vince un campionato dalla stagione 99/2000, i biancocelesti hanno dimostrato di soffrire particolarmente il doppio impegno settimanale, constringendo la formazione di Inzaghi a dover sacrificare qualcosa sull'altare della competitività in campionato: la qualificazione alla fase finale dell'Europa League. 
L'Inter invece oltre ad avere una rosa più lunga, probabilmente ha staccato nel suo momento più difficile della stagione dal punto di vista psicologico. La pausa potrebbe essere servita ai nerazzurri a ritrovare l'energia perduta, ricaricare le pile grazie a quel martello incessante di Conte e ad accompagnare con più facilità l'inserimento degli acquisti fatti a Gennaio, uno su tutti quello del danese Eriksen.

- Pjanic at the disco? Not so fast. Nelle ultime settimane si è ventilata sempre di più la prospettiva di un addio di Miralem Pjanic alla Juventus. C'è il Barcellona che chiama, Paratici che spinge per ottenere il fatidico sì dal brasiliano Arthur da prendere in cambio e Sarri che sembra sempre più intenzionato a puntare dritto su Rodrigo Bentancur nel ruolo di vertice basso di centrocampo. 
Tutto questo farebbe presagire un distacco naturale tra il centrocampista bosniaco ex Roma e la Vecchia Signora, ma sempre per l'irrazionalità a cui facevo riferimento prima e dando anche un'occhiata al tour de force che aspetta le squadre del nostro calcio nel corso di questa lunga estate, non mi sento ancora pronto a pronosticare la perdita del ruolo di titolare di Pjanic in questa squadra.

Pur adorando Bentancur, uno dei giocatori che con Sarri hanno fatto un significativo salto di qualità, la Juventus non è ancora pronta a fare completamente a meno delle geometrie, della precisione e della tecnica individuale dell'ex romanista. 
Lo stesso Sarri, nell'intervista rilasciata a Sky Sport in presentazione della sfida col Milan, ha ammesso di essersi rivolto a lui con particolare impeto.

Potrebbe essere anche questo un segnale sull'importanza, ancora intatta, di Miralem o è un disperato grido di allarme?

 

- La rassegnazione invece regna sovrana per quanto concerne il capitolo Rabiot. Deludente nella prima parte di stagione e particolarmente indisponente durante il lockdown con il suo ritardo nel ritornare alla base per gli allenamenti individuali. L'operazione che lo ha coinvolto nel Giugno 2019, nonostante sia stato un parametro zero, agli occhi di chi vi scrive oggi, non sembra essere stata così felice. Soprattutto se ci ritroviamo a pensare al lauto compenso affidato al figlio di Veronique.

Dunque mi tocca ripetere le stesse parole di Sarri dopo uno Juventus-Verona di Settembre sul ballottaggio tra i due francesi del nostro centrocampo, Rabiot e Matuidi. Il tecnico della Juve alla domanda "Cosa può pensare Rabiot quando il suo concorrente risulta ancora decisivo?" rispose "Che Matuidi è forte".

Io non credo che queste parole siano assolutiste nel proprio significato, Matuidi è pur nella fase calante della sua carriera. Ma dicono tanto su quello che oggi è stato il rendimento di Adrien Rabiot alla Juventus. 

In più occhio al rendimento di Blaise Matuidi dopo tanto riposo...

- Le uniche partite di calcio alle quali abbiamo potuto assistere sono state quelle della Bundesliga tedesca: rigorosamente a porte chiuse, rigorosamente piene di gol.
Il livello dell'intensità non mi pare sia calato più di tanto, soprattutto dopo la prima giornata post-pausa, ma una verità il campo ce l'ha data: le grandi squadre fanno addirittura meglio di prima. 
Molto probabilmente perchè il calore del pubblico, emozionalmente, la marcia in più la da alle squadre di medio-basso rango che spesso vengono trascinate nel ritmo e nella voglia di strappare il risultato importante contro squadre più forti proprio dal tifo della propria schiera di supporters.
Non mi aspetto un dominio incontrastato come quello del Bayern, ma la possibilità di vedere tante partite con punteggi para-tennistici c'è eccome.

 

- Più che una previsione, una piccola minaccia: con Higuain completamente da recuperare (le ultime foto che ho potuto vedere dell'argentino non hanno reso particolare giustizia alle sue condizioni fisiche), con Dybala ancora non al meglio fisicamente e Douglas Costa che nonostante pare sempre in splendida forma è pur sempre un calciatore da centellinare al massimo...siete pronti a rivedere in campo Federico Bernardeschi?

Ci sarà bisogno di tutti, anche di lui...

Buon calcio a tutti! 


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