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Rebus panchina: a chi affidare la nuova Juventus

Guardiola, Pochettino, Sarri e il rinnovo di Allegri

In puro clima elezioni (non quelle europee, ma quelle relative alla gestione della Continassa dal punto di vista tecnico) anche LiveBianconera si esprime.

4 editorialisti, 4 endorsement per un candidato specifico. La domanda è semplice: a chi affidereste la panchina della Juventus per la stagione 2019-2020?

 

Il candidato dei sogni (di Matteo Pine)

Perché Guardiola? Chiedersi il motivo per cui scegliere il miglior allenatore del mondo potrebbe sembrare paradossale, ma esiste una piccola frangia di tifosi irriducibili che associano ancora il gioco di Guardiola al bel calcio offensivo afinalistico. Serve davvero ricordare il palmares di Pep? 25 trofei in 10 anni (con una finale di FA ancora da giocare), vittorie in Spagna, Germania, Inghilterra e in Europa.
A noi peró questo interessa relativamente, perché ciò che conta è quello che Guardiola porterebbe a livello filosofico, non un semplice calcio “offensivo”, ma un processo culturale sportivo di visione del gioco distante dal pragmatismo juventino.
Alt! Vietato pensare che prendere Guardiola voglia dire Champions League assicurata, per quella serve tanta preparazione, coraggio e un pizzico di fortuna.

La soluzione Poch (di Giovanni Distante)

La Juve dovrebbe prendere Pochettino perché dopo il ciclo di un gestore come Allegri ha bisogno nuovamente di un creatore di gioco (come era Conte) che sappia sfruttare a pieno il potenziale inespresso della rosa, magari usando il 4231 a lui tanto caro con cui ha costruito le sue fortune al Tottenham.
Visto quello che ha fatto con gli Spurs per quanto riguarda la crescita della rosa e alla rivalutazione di qualcuno (penso ai vari Sissoko, Dier, Trippier, Alderweireld, Vertonghen, Wanyama, Dembele, Lucas, Son, Llorente stesso che sembrava in calo ormai), molti dei nostri potrebbero beneficiare dell'essere allenati dal Poch, penso su tutti i vari Bentancur, Kean, Dybala, Cancelo, Emre Can, Alex Sandro.
Inoltre cosa da non trascurare il fatto che sia un allenatore con non troppe pretese sul mercato, visto che è un anno e mezzo che il Tottenham non lo fa.

 

    Hasta la Revolucion (di Angelo Mineo)

     

    Maurizio Sarri sarebbe una scelta di rottura rispetto alla passata gestione tecnica, a giovare dell’eventuale arrivo del mister toscano alla Juventus sarebbero sopratutto gli attaccanti: la nostra fase offensiva nel quinquennio Allegri è stata troppo spesso asfittica ed affidata alle deleghe nell’ultimo terzo di campo. Tante partite sono state decise da giocate del singolo, sotto la gestione Sarri questo atteggiamento muterebbe radicalmente, permettendo a Ronaldo di riscattare, in un calcio meccanico ma basato sul costante ritmo del possesso, la peggiore stagione in termini realizzativi negli ultimi 10 anni. Per info chiedere a Higuain e Mertens. Non meno importante sarebbe il contributo alla fase difensiva, anch’essa pericolosamente assuefatta ad una preoccupante disorganizzazione. La linea difensiva a 4 di Sarri è diventata un trademark esportato anche all’estero, non conterebbero le qualità tecniche dei singoli ma la capacità degli interpreti di far parte di una riorganizzazione mentale che partirebbe dal riassetto della postura dei giocatori, troppo spesso passiva nella gestione Allegri.

     

    Avanti con Max (di Michael Crisci)

    Trattenere un anno Allegri sarebbe la scelta migliore tra le scelte peggiori qualora la Juve avesse un patto d'acciaio con Guardiola per la prossima stagione. Nel caso, regnerebbe il compromesso, con un anno transitorio senza rivoluzione e obbiettivi ambiziosi. Varrebbe la pena sacrificare l'ultimo anno di Ronaldo ad altissimi livelli in nome di un accordo sulla parola? Chi vivrà vedrà


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