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Juventus-Inter: Top&Flop

Vittoria di carattere aspettando le altre partite

Scritto da Andrea Palmisciano  | 

Top

Rabiot

Come l’anno scorso, finisce la stagione in crescendo, e dopo le ultime buone prestazioni, anche contro l’Inter risulta essere uno dei migliori. Il paragone con quanto fatto dallo stesso giocatore nella partita d’andata è indicativo; lì era stato tra i peggiori, non toccando palla e perdendo ogni contrasto, ieri è rimasto sul pezzo fino al 90’, uscendo vincitore da parecchie situazioni, giocando la palla con grande pulizia tecnica (93% di precisione nei passaggi), e tentando anche degli ottimi inserimenti senza palla finché il canovaccio della partita lo ha permesso.

Cuadrado

L’uomo della stagione – ma potremmo dire anche delle ultime stagioni – ci tiene aggrappati alla zona Champions, con un’impensabile doppietta – lui che nonostante i 10 assist non aveva mai segnato in questo campionato – sfoderando l’ennesima grande prestazione della sua stagione. Il gol da fuori – deviazione a parte – ricorda molto un siluro dello stesso colombiano contro l’Inter, stagione 2016/17, ma in generale quando la partita conta, Cuadrado si è sempre fatto trovare pronto in questi anni, sia in campionato che in Champions. È uno dei pochi giocatori che si prende delle responsabilità in questa squadra, e il furore agonistico con cui va a procurarsi il rigore, poi trasformato con freddezza nonostante non ne avesse mai tirato uno con la Juve, lo certifica. Dopo 90’ a correre sulla fascia, ha ancora benzina per ubriacare con finte e accelerazioni i giocatori dell’Inter, risultando prezioso sia per far rifiatare la squadra procurandosi fallo, sia per ribaltare il campo velocemente.

Flop

Bentancur

Decisamente una stagione no per il centrocampista uruguagio, che oltre ad aver perso completamente la bussola dalla partita contro il Porto, è anche sfortunato, poiché l’espulsione di ieri risulta abbastanza severa, per usare un eufemismo. Al di là degli episodi, credo che ormai sia anche molto sfiduciato, lo si vede nell’insicurezza con cui passa la palla, cercando sempre il passaggio orizzontale. Rodrigo non è mai stato un centrocampista di primo livello, ma non è neanche quello che stiamo vedendo adesso, e sarà fondamentale recuperarlo anche mentalmente.

Chiesa

In queste ultime partite stagionali sembra il lontano parente di quello visto durante la stagione, e ci può stare per una serie di motivi, tra cui qualche piccolo infortunio che lo ha condizionato nelle ultime settimane. Non è riuscito a rendersi pericoloso contro l’Inter, risultando prevedibile quando puntava l’uomo e poco presente in area di rigore. La partita diventa man mano sempre più difficile per i giocatori offensivi, e nonostante non sia riuscito ad incidere, dà il suo contributo in fase di non possesso.

Kulusevski

Il suo compito era chiaro fin da subite, schermare Brozovic non permettendogli di iniziare facilmente l’azione dalle retrovie. Riesce nel suo compito in maniera intermittente, ma è davvero troppo poco quello che offre in fase di possesso. Al di là dei compiti diversi che gli sono stati chiesti di svolgere durante l’anno, palesa delle carenze tecniche non indifferenti per quel che concerne il primo controllo e la conduzione, e pare non aver ancora capito di non poter usufruire dello spazio in contropiede che aveva al Parma.


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