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L'ultima Juventus di Max Allegri.

Ripercorriamo le tappe dell'ultima stagione vincente del toscano sotto la mole.

Scritto da Matt Aziendalista  | 

4 anni fa, un'era geologica nel mondo del calcio e non, non conoscevamo ancora il covid, non si parlava di conflitti alle porte dell'Europa e in Italia governava ancora il Conte 1. Risale proprio a 4 anni fa l'ultima stagione di Massimiliano Allegri sulla panchina della Juventus nella sua prima esperienza e il suo ultimo anno da campione d'Italia. Da lì un esonero per mancati risultati in Champions, per mancanza di stimoli e per mancanza di una idea concreta di cosa fare in campo, poi il pre contratto firmato con l'Inter nell'agosto 2020 con le bizze di Conte che poi scelse di restare in quella famosa giornata di Villa Bellini e le dichiarazioni al club di Sky nel 2021, prima di tornare sulla panchina bianconera, dove fino ad adesso ha collezionato solo fallimenti nonostante il tecnico non ami questo termine. Ma adesso ripercorriamo l'ultima stagione vincente del livornese.

22 Aprile 2018, la Juventus incontra il Napoli in casa in un vero e proprio scontro scudetto, che giocherà in maniera pessima e remissiva, perdendolo al 90'. Lì forse si esaurisce definitamente la Juventus di Allegri, che di qualità e inerzia pochi giorni dopo vince a Milano contro l'Inter e si assicura l'ennesimo scudetto, che garantirà la permanenza ancora un'altra stagione al toscano. Il binomio Marotta-Paratici è attivo sul mercato e sa che per continuare a vincere per l'ottavo anno consecutivo, ci sarà bisogno di nuovi stimoli e nuove energie. I primi colpi piazzati sono Emre Can a parametro zero e Mattia Perin che va a sostituire Gigi Buffon nello scacchiere dei portieri bianconeri, seguiti da Joao Cancelo che col senno di poi, sembra essere stata la chiave dell'arrivo a caselle di Cristiano Ronaldo poche settimane dopo. Paratici voleva un colpo in avanti, sapeva che il calciatore che avrebbe fatto tremare il calcio italiano se fosse arrivato a Torino sarebbe stato Mauro Icardi, bomber nerazzurro; ma Jorge Mendes presenta una suggestione ancora più ghiotta, portare CR7 ala corte di Madama. Da lì qualche calcolo, qualche depistaggio e poi il presidente Agnelli vola verso l'isola dove si trovava il campione portoghese, firmato.
La Juventus successivamente riprende anche Bonucci in una maxi operazione che vede volare verso Milanello Caldara e Higuain.

La stagione parte con il maggior entusiasmo possibile e l'obiettivo per lo staff tecnico è uno: vincere tutto. Partenza forte, anche un po' a sorpresa per le squadre di Allegri, per la Juventus che colleziona nelle prime 11 gare, 10 vittorie e un pareggio, mentre in Champions la Juventus passeggia nelle prime 3 gare, vincendo e convincendo anche in casa dello United. La macchina si inceppa, forse definitamente, il 7 novembre 2018, forse nella gara più bella della Juventus di quella stagione, contro gli uomini di Mourinho allo stadium; la Juventus domina in lungo e in largo creando e sprecando molto, passando in vantaggio con una perla di rara bellezza di Cristiano Ronaldo, poi 4 minuti e dal 86' al 90' la Juventus si fa rimontare, con la rete di Fellaini che ha toccato il tasto off nella testa di Max Allegri. Nonostante ciò la Juventus fino a gennaio vince una Supercoppa contro il Milan e mette altri 28 punti su 30 disponibili in campionato, perdendo l'ultima ma passando il turno in Champions League. Arriva Febbraio e con un campionato praticamente già vinto, la testa di tutti i tifosi è già rivolta al doppio confronto contro l'atletico di Simeone. Cominciano però anche i primi problemi fisici per gli uomini di Allegri, che si ritrovano fuori dalla Coppa Italia ai quarti di finale ridotti ad affrontare l'atalanta con Rugani e De Sciglio come centrali di difesa, mentre in campionato la Juventus pareggia in maniera "Zemaniana" contro il Parma ma poi continua a vincere.
Arriva il 20 Febbraio, la gara contro l'atletico al Wanda Metropolitano, dove una Juventus triste e spaesata, perde 2-0 ed è praticamente con un piede fuori dalla Champions; serve un miracolo.
In quel di Torino ai miracoli ci si crede e il 12 Marzo 2019 la Juventus con un alieno portoghese li davanti, piega senza storia la squadra di Simeone con un sonoro 3-0. 
Adesso un passo è stato fatto, si è nelle prime 8 del calcio Europeo. Le urne affidano alla Juventus l'Ajax di Ten Hag, che stava incantando l'Europa e che agli ottavi aveva fatto la barba al Real. Il primo round va in scena ad Amsterdam, dove la Juventus incerottata riesce ad andare avanti sul finale di primo tempo con una splendida azione finalizzata dal solito, immenso, campione di Madeira. Ma pronti via al ritorno dagli spogliatoi David Neres pareggia; da lì poca juventus, che si accende soltanto con una discesa solitaria del subentrato Douglas Costa, che con la sua classica serpentina semina il panico ma prende il palo, tutto rimandato a Torino, dove se possibile la Juventus arriva ancora più malconcia rispetto ad una settimana prima ma anche in questo caso va avanti, anche in questo caso con Cristiano, ma anche in questo caso l'Ajax pareggia e si torna negli spogliatoi in assoluta parità. Il secondo tempo è un agonia, una Juventus mai in campo e l'Ajax crea a dismisura con il solo Tek a mettere pezze.
Ma il polacco resiste quanto può e al 67', il futuro centrale bianconero Matthis De ligt, stacca su Rugani e porta i lanceri davanti. È finita, la Juventus è eliminata. La Juventus vince con la Fiorentina e matematicamente lo scudetto 4 giorni dopo, ma la scottante sconfitta in Champions e la vittoria annunciata in campionato riducono l'entusiasmo. La Juventus chiuderà con 3 punti nelle 5 uscite finali e Max Allegri sarà salutato prima della premiazione scudetto con l'Atalanta.

Dal suo ritorno Allegri aspetta ancora di riprovare quelle emozioni, la speranza di tutti è che prima o poi, accada, consapevoli delle difficoltà e dei zero alibi concessi quest'anno più che mai al tecnico.


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