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Il doppio trequartista è la risposta…

Talento e prospettive europee

Scritto da Marco Rogerio  | 

 

Juventus-Udinese 3-1. Primo pensiero post partita: il doppio trequartista è la risposta a tutte le domande! Quali domande?
Quelle sul modulo, tanto per cominciare. 433 4312? Facciamo un ibrido dei due sistemi e non se ne parla più.
Il grande dilemma “Chi lo fa il trequartista?” diventa “Chi sono i due trequartisti…”
Ma come? Fatichiamo a trovarne uno, figuriamoci due. È diverso. Cerchiamo di capire il perché.

Sembrerà strano, ma questo fantomatico “tridente pesante”, finalmente in campo dal primo minuto, ha fatto registrare alcuni movimenti molto interessanti.
Se sulla destra è Dybala a controllare il maggior numero di palloni, sulla sinistra sono in due, Ronaldo e Higuain, che ben si alternano di volta in volta.
Ormai non ci stupisce più vedere Gonzalo abbassarsi e giocare il pallone, con passaggi verticali per la prima punta, come successo nel gol del 2-0. Situazioni che l’anno scorso era praticamente impossibile vedere. Quanto ci è mancato un centravanti tecnico, abile nel gioco palla a terra…
“Un 9 che gioca come un 10”, e un 7 che va a fare il 9. E segna due gol. Mi raccomando non dite niente a Cristiano, che poi si preoccupa quando dite che fa il centravanti.

La bellezza del doppio 10. Una coppia di trequartisti-rifinitori che girano attorno al 9 (che cambia sempre). Tre giocatori tecnici, bravissimi nello stretto e nel gioco a uno-due tocchi tanto caro a Sarri. Con le caratteristiche dei nostri tre attaccanti viene quasi automatico alternare i due moduli di base, il 4312 e il 433, senza però dare punti di riferimento agli avversari. Ronaldo e Higuain si scambiano di posizione che è una meraviglia, ma anche Dybala svaria molto e crea problemi. Esemplare lo stop di petto in area che porta all’1-0 di Cristiano.
Proprio il numero 21 argentino (ex numero 9 con i piedi di un 10) con la sua particolarità può trasformare il nostro attacco in una macchina da gol perfetta.

 

Domanda lecita, è sostenibile questo tridente per 90’? Probabilmente no, ma non importa. Già nei primi 45’ abbiamo visto di cosa è capace. Poi, ci sono i cambi: Douglas da una parte e Ramsey dall’altra. Quando ci sono. Quando hai bisogno di forze fresche e qualità. In caso di necessità, quando devi “riequilibrare” la situazione c’è sempre Berna. O Bentancur, che ormai sta bene ovunque lo metti.
Se il reparto d’attacco è al completo possiamo dormire sogni tranquilli.

Due 10 e un 9! Non esiste niente di meglio. Tralasciando un attimo i numeri, concediamoci un po’ di leggerezza. Messi e Neymar con Suarez, due 10 e una prima punta. Tre giocatori tecnici, abili nello stretto, perfetti nel gioco palla a terra. Il miglior tridente del decennio?
Anche i campioni d’Europa, Salah e Mané con Firmino, se vogliamo hanno caratteristiche analoghe. Firmino, come Higuain, riesce a giocare in diverse zone del campo, creando spazi per i suoi compagni.
Ci sarebbe poi il Brasile del 2002, con Ronaldinho, Ronaldo e Rivaldo. Il massimo che il calcio abbia offerto negli anni 2000, ma qui andiamo a toccare il sacro, lasciamo stare.

 

Può funzionare allora questo tridente in HDR? Certamente, l’importante è che Paulo e Gonzalo giochino come contro l’Udinese, al servizio di una stella ancor più luminosa. Un piccolo sacrificio è il minimo che si possa chiedere quando hai ambizioni importanti. Come le nostre.
A proposito di ambizioni, domanda secca: La Juventus, così schierata, quante possibilità ha di vincere la Coppa dalle grandi orecchie?


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