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LB Roundtable: chi è il prescelto per la panchina?

5 domande 5 risposte della nostra redazione sulla spinosa questione allenatore

 

Nuova edizione di Roundtable, tutta dedicata alla spinosa vicenda che tiene banco in casa Juve da più di 10 giorni: chi sarà il prossimo allenatore? Ne hanno parlato giornalisti, insiders, radio, televisioni. Il format non cambia: 5 domande, 5 risposte da parte della nostra redazione. 

 

La Juventus si è separata da Allegri consapevole di avere già in mano un'alternativa o è ancora alla ricerca del suo nuovo mister? 

Riccardo Manera: Credo che la Juventus abbia agito consapevole di avere già un sostituto tra le mani. Faccio fatica a credere che la società si sia liberata di Allegri senza aver già contattato precedentemente un'alternativa valida, il cui nome scopriremo presto.

Giovanni Distante: Parliamo di una delle top 5 società al mondo, sono certo che hanno deciso di mandare via Allegri perché hanno già le idee chiare su chi prendere.

Michael Crisci: Improbabile che la Juve sia arrivata impreparata, potrebbe anche aver scelto il Sarri della situazione già tre mesi. Anche se ci credo poco​​​​​​​.

Dulafive: La Juventus ha detto addio ad Allegri dopo 5 anni, in società, tolto Nedved, lo stimavano tutti, quindi è stato difficile e per questo secondo me si sono cautelati prima, anche se ad oggi non conosciamo il successore. Sicuramente avranno chiuso gli accordi da giorni, non puoi permetterti di navigare a vista.​​​​​​​

Angelo Mineo: Negli ultimi due anni di gestione Agnelli non sono stato tenero con la dirigenza per alcune scelte che ho trovato poco lungimiranti e dettate da dinamiche non sportive. Il 17 maggio, però, la Juventus mi ha spiazzato, ESONERANDO un allenatore che aveva appena vinto un trofeo, un fatto assolutamente anomalo nella la storia della società fata eccezione per Zoff. La forza dimostrata dal comparto sportivo della nostra dirigenza e tanti indizi disseminati qua e là mi portano a pensare che la Juventus abbia in mano il prossimo mister da mesi​​​​​​​.

 

Pep Guardiola è un sogno realizzabile o una fantasia?

Riccardo Manera: Credo che l'opzione Pep per la nostra panchina non sia da escludere in toto. Aldilà delle smentite dei diretti interessati (Guardiola stesso prima e Paratici poi), delle televisioni (Sky su tutte), abbiamo in contrasto conferme da figure tutto fuorché inaffidabili. Tralasciando varie insiderate dunque, credo che le possibilità di vedere Pep Guardiola sulla panchina della Juventus 19-20 ci siano e siano concrete.​​​​​​​

Giovanni Distante: Dopo l'estate 2018 con Cr7 che sembrava irrealizzabile, ho imparato che se si mettono in testa di prendere qualcuno, lo prendono. Perciò reputo Guardiola un sogno realizzabile (o già realizzato?).
 

Michael Crisci: È un sogno realizzabile​​​​​​​.

Dulafive: Guardiola è un sogno sicuramente realizzabile, ormai la Juventus ha raggiunto un determinato status di big del calcio europeo, quindi si può benissimo fare. Inoltre Guardiola ha allenato Messi, gli manca quell'altro all'appello... ​​​​​​​

Angelo Mineo: Pep Guardiola oggi non è un sogno ma il candidato numero uno. In questi ultimi due anni la società ha operato scelte in sede di mercato apparentemente troppo onerose come l’operazione Ronaldo ma che mirano ad un ritorno d’immagine ambizioso ma realizzabile: diventare la prima squadra nel mondo. Pep Guardiola è il tassello mancante.​​​​​​​

 

Come vedresti Maurizio Sarri alla guida della Juventus?

Riccardo Manera: Beh, se non riesci ad arrivare a Guardiola, prendi quanto di più simile a lui. Al di fuori del personaggio, rimanendo al puro lato calcistico e considerando le risorse a disposizione, credo che Maurizio Sarri potrebbe fare più che bene alla Juve, ritrovando e valorizzando quei giocatori che negli ultimi due anni si sono dimostrati in evidente involuzione.

Giovanni Distante: Al di là delle perplessità sull'utilizzo che Sarri fa dell'intera rosa, non vedo adatto l'uomo Sarri alla guida della Juve, per via dei suoi modi di fare e di dire a dir poco medievali.

Michael Crisci: Ottimo allenatore, ma inadeguato al contesto Juventus.

Dulafive: Sarri mi ricorda, dovesse esser lui, il primo Lippi: toscano, tabagista, in arrivo dal Napoli e prettamente sconosciuto. Certo, Sarri non arriverebbe alle stesse condizioni, visto che ormai lo conosciamo e si sta per giocare un trofeo europeo, quindi potrebbe arrivare con già qualcosa tra le mani. Andrebbe "educato", la Juve ha un suo stile e certi comportamenti non li tollera, lo sappiamo, ma sul campo sarebbe una manna, dopo ultimi anni così-così, ad esser buoni.

Angelo Mineo: Maurizio Sarri sarebbe una alternativa più che degna al nome dell’allenatore catalano: riuscirebbe a rivitalizzare un patrimonio tecnico depauperato degli ultimi anni di gestione Allegri tornando ad un uno sviluppo tecnico dei giocatori, da troppo tempo interrotto nella nostra squadra.​​​​​​​

 

Quali sono le sensazioni che provi nel sapere che Antonio Conte andrà all'Inter?

Riccardo Manera: Sinceramente abbastanza indifferente, non ne faccio meri discorsi di bandiera o appartenenza. Già dai tempi della Juve ha sempre detto che in quanto professionista sarebbe potuto andare ovunque (profeticamente parlò proprio dell'Inter). Per me può essere visto come enorme stimolo per migliorarsi ancora. Più sale il livello dei tuoi avversari, più hai opportunità di aumentare il tuo.

Giovanni Distante: Antonio Conte chi? Da 5 anni a questa parte può fare quello che vuole, completa indifferenza per lui.
 

Michael Crisci: Rammarico se si scoprisse che la Juve lo abbia mollato alla concorrenza senza un’alternativa credibile. Altrimenti, molta curiosità. 

Dulafive: Conte è un professionista, lo aveva detto anche ai tempi della Juve: "Oggi sono il primo tifoso della Juve, un domani, dovessi andare all'Inter o al Milan, ne diventerei il primo tifoso". Quindi inutile arrabbiarsi, anche se comprendo la frustrazione da chi la pensa diversamente. Ormai nel calcio di oggi i tempi per i sentimentalismi sono finiti. Con Conte può arrivare anche un certo tipo di competizione che può aiutarci a rimanere sempre ad alti standard, e per l'Europa questo è molto importante.​​​​​​​

Angelo Mineo: Grande gioia nel vedere il miglior allenatore italiano tornare in un campionato che ha disperatamente bisogno di competitività ad alto livello. Nessuno meglio di Conte però garantire un livello di guardia alto per la Juventus nel corso di tutto il prossimo campionato.
 

A prescindere dalla guida tecnica intravedete un giocatore su cui la Juventus deve fiondarsi a tutti i costi nella sessione estiva di mercato?​​​​​​​
 

Riccardo Manera: Faccio un nome, senza considerare prezzi o altro: Jadon Sancho del Borussia Dortmund. Classe 2000, Ala destra veloce che garantisce assist e gol (rispettivamente 17 e 12 in questa stagione). Con la tipologia di allenatore che la Juve sta cercando (Sarri, Pep e simili) potrebbe fare la differenza.​​​​​​​

Giovanni Distante: Paul Pogba, con lui si alzerebbe di molto la qualità del nostro centrocampo.​​​​​​​

Michael Crisci: Kalidou Koulibaly​​​​​​​

Dulafive: Ne dico due: De Ligt e un centrocampista, giovane e quindi futuribile. Gli indizi portano a Pogba, i costi sono quelli che sono e non so se siamo in grado di sostenere un tale spesa per entrambi, non credo, ma i profili vanno in una precisa direzione, serve svecchiare il più possibile.

Angelo Mineo: In questi ultimi 4 anni Giorgio Chiellini è mancato in tantissimi snodi decisivi per la Juventus, nonostante uno standard di rendimento altissimo l’usura del capitano appare ormai evidente. Oggi non esiterei un solo istante ad acquistare il miglior difensore del campionato italiano: Kalidou Koulibaly.
 


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